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Un progetto focalizzato sul rivestimento dello scafo e sulle caratteristiche aerodinamiche della vela, il primo utilizza, per diminuire la resistenza all'avanzamento nell'acqua, l'elasticità superficiale: come la pelle dei delfini con il suo pannicolo adiposo, si deforma, adattandosi alla pressione variabile del flusso dell'acqua sullo scafo. L'elasticità viene garantita da una verniciatura a due componenti: uno strato gelatinoso applicato sopra uno strato spugnoso. La viscosità del primo e l'elasticità del secondo evitano la formazione di vortici. La vela si ispira alle ali battenti degli insetti e in particolare a quelle delle libellue: è un profilo concavo-convesso, rigido, ricoperto di tessuto Mylar, collegato allo scafo in modo da poter regolare posizione del centro veicolo e angolo d'attacco dell' "ala": spostandola longitudinalmente e trasversalmente, secondo le prestazioni richieste, si privilegiano la velocità oppure la stabilità.
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